Questo weekend ho avuto modo di visitare una bellissima regione, situata tra il Lazio e la Campania, più precisamente tra Roma e Napoli, a sud-est della prima: la Ciociarìa.
E’ una regione non molto conosciuta, forse un po’ misteriosa anche a causa dei vari dibattiti e le incertezze riguardo ai suoi confini, che non sono mai stati ben definiti ufficialmente. Se chiedete infatti quale area comprende precisamente la Ciociarìa, la risposta sarà sempre un po’ titubante, ma generalemente si indica con il nome di Ciociarìa l’area compresa all’interno della provincia di Frosinone, che raccoglie in sè le tradizioni popolari e folcoristiche di questo territorio. Anche questa soluzione però ha spesso ricevuto delle critiche e la questione è ancora aperta.
Situata in una zona strategica, la Ciociarìa si trova in un luogo intermedio tra Roma, Napoli ed il Parco Nazionale dell’Abbruzzo. Con un’ora di macchina circa infatti da qui si possono raggiungere tutte queste importanti destinazioni.
La Ciociarìa è un luogo genuino, con paesaggi mozzafiato, cittadelle antiche, piene di vicoletti stretti e caratteristici, ricca di storia e beni archittetonici che ce la raccontano. Il cibo qui è ottimo e per la maggiorparte prodotto in questa terra: salumi, formaggi, vini.. chi ne ha più ne metta, sono davvero deliziosi! Molto conosciuta è la Ciambella di Veroli, una ciambella di pane all’anice! Anche se poco conosciuto, molto buono e pregiato è anche l’olio extravergine di olivia che si produce in questa area, piena di bellissimi ulivi verdi.
Vi si trovano moltissime e bellissime chiese ed Abbazie di stili ed epoche diverse che soddisfano la richieste dei più religiosi. Si spazia da edifici imponenti come l’Abbazia di Montecassino e quella di Casamari, a chiese non meno importanti come quella di Anagni, la città dei Papi, con una cripta che per bellezza è seconda solo alla cappella sistina, ed altre nelle città limitrofe di Alatri, Veroli ecc..
La natura ed il relax regnano supremi in Ciociarìa. Monti, vigneti, uliveti, terme ed addirittura cascate che cadono al centro di città compongono il contesto naturalistico ciociaro. Non mancano però, per i più attivi, sentieri per camminate nel verde.
Le persone sono gentili ed accolgono il turista come un vero ospite d’onore, vogliose di di mostrare e promovuere il proprio territorie e le sue tradizioni.
La tradizione, infatti, fa ancora tutt’oggi parte di questa terrra, molto legata ad essa e forse un po’ nostalgica dei tempi che furono.
Il nome Ciociarìa deriva dalle Ciocie, delle antiche calzature tipiche di origine laziale che diedero il nome ai Ciociari, gli abitanti del territorio. Sono composte da una resistente suola in cuoio trattato fissata saldamente al piede ed alla gamba tramite delle fasce, sempre in cuoio, chiamate corregge. Prima di indossare la ciocia, il piede, fino al polpaccio, viene avvolto in una pezza di tessuto, generalmente bianco. Venivano indossate indistintamente dal sesso ed erano ottimali per ogni situazione, in quanto resistenti e ben saldate al piede. Si dice che, per quanto riguardava le donne, più erano appuntite e più si era in cerca di un marito.
Con il termine ciociaro invece, con cui oggi si indicano gli abitanti della Ciociarìa, un tempo venivano indicati vari personaggi di origine etnica e storiografica differente. Il ciociaro poteva essere il brigante o il bandito, un semplice contadino grezzo o addirittura anche un individuo appartenente alla classe nobile.
Non dimentichiamoci poi che la Ciociarìa è terra natia per molti personaggi famosi, attori o musicisti. Impossibile non citare Nino Manfredi o Marcello Mastroianni, il flautista d’oro Severino Gazzelloni, nato a Roccasecca. Indubbiamente poi avrete visto la bellissima Sophia Loren recitare nel film “La Ciociara”, diretto da Vittorio De Sica. Infine, ultimo ma non per importanza, anzi, si potrebbe benissimo dire il contrario, chi di voi si ricorda che Marco Tullio Cicerone, si proprio lui, oratore latino, è nato ad Arpino, cittadella ciociara? Nessuno? Beh, nemmeno io avevo colto il collegamento con i miei studi passati di letteratura latina, ma adesso lo sappiamo tutti, sia io che voi!
La Ciociarìa insomma ha molto da offrire. Soddisfa i gusti di tutti, dalla storia alla religione, dalla natura ed il relax alla sport, dall’enogastronomia alla tradizione. E’ sicuramente una meta ideale per qualsiasi tipo di nucleo famigliare o viaggiatori singoli.
Come già anticipato, ho avuto modo di scoprire questo stupendo territorio incontaminato grazie ad un blog tour organizzato dalla Regione Lazio in collaborazione con TTG, Unindustria e la Camera di Commercio di Frosinone, che hanno dato a me ed ad altri 26 bloggers l’opportunità di visitare e scoprire la Ciociarìa e poterla così raccontare a voi.
Ora non vi resta che restare aggiornati e scoprire nel dettgalio le varie tappe di questi tre bellissimi e ricchissimi giorni in Ciociarìa, di cui vi parlerò nei prossimi giorni!
Stay tuned
Sentita spesso nominare ma mai approfondito l’argomento! Grazie per l’articolo 😉